Buonanotte

Cristina quella sera se ne andò a dormire con una brutta sensazione. Si infilò sotto il piumone, piano, per non svegliare Nick, e prima di spegnere la luce fissò per un attimo  la sua nuca abbandonata sul cuscino. E non provò nulla. Poi al buio riflettè su questo nulla e si chiese a cosa fosse da ricondurre. A una mancanza, si rispose. Qualcosa era finito ed ebbe la certezza che fosse finito per sempre. Provò a tornare indietro, a riavvolgere il nastro dei sentimenti che aveva provato per Nick fino a quel momento, perchè voleva tornare a provarli ancora, perchè senza di loro cosa ne sarebbe stato di lei? Erano loro che l’avevano sostenuta, che le avevano fornito una ragione per vivere. Lei aveva costruito tutta la sua vita sull’amore e sull’odio che provava per lui, a fasi alterne, e si era lasciata cullare dall’andare e venire di questi sentimenti contrastanti. Cercò dentro di sè l’amore e l’odio, la tenerezza e il risentimento, la passione e il rancore, ma non erano cose da poter afferrare con le mani e rimettere al loro posto. Ma perchè non erano rimasti almeno l’odio, il risentimento e il rancore? Si chiese sopraffatta dallo smarrimento. O, ancora meglio l’amore e la tenerezza? Ma poi capì che questi per esistere avevano bisogno l’uno dell’altro, che l’amore non poteva esistere senza l’odio, nè la tenerezza senza il risentimento. Come lei non avrebbe potuto vivere senza Nick. Ma, si rese conto improvvisamente, da quel momento in poi vivere con Nick avrebbe avuto il sapore della mancanza, del nulla e del rimpianto. Forse ci sarebbero stati ancora dei momenti felici ma sarebbe stata una felicità dovuta alle cose, non a loro. Non più. E a poco a poco si sarebbero abituati a questo nuovo modo di essere felici e si sarebbero dimenticati di com’era esserlo veramente.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Notti bianche

Agivo d’impulso. Poi mi chiedevo il perchè. Forse non mi sentivo amata e volevo metterlo alla prova? O volevo farlo uscire dai gangheri? Ma perchè lo facevo? C’era sempre qualcosa che mi usciva dal profondo, dalle viscere, Alle volte pensavo che a spingermi così all’estremo della conversazione fosse la noia. Qualunque cosa piuttosto della noia, dell’appiattimento,, della banalità. O forse era gelosia pura? Forse disperazione? Forse un bisogno immenso? Forse tutte queste cose? Forse ero pazza? Impulsiva, compulsiva, stronza? Eppure: mai un bacio, mai uno sguardo profondo, mai uno slancio, mai che mi facesse sentire unica, la prima, la più bella, la più importante. E allora io iniziavo una di quelle conversazioni che lo facevano andare fuori di testa. Come stanotte. Così alla fine lui mi ha detto di andare affanculo. Ed io allora mi sono alzata dal letto e sono venuta in salotto. Ho aperto spotify e ho messo le cuffiette. Ho alzato il volume al massimo e mi sono messsa a ballare. Ho tentato, ma poi ho dovuto smettere poichè di notte non prendo la mia pastiglietta e così sono in balia della malattia che mi tiene ben legata a sè, blocca i miei movimenti e la mia voglia di vivere. Allora non mi rimane altro da fare che fumare una sigaretta e ascoltare la musica. E scrivere, ma con fatica, che le mie dita sono come di piombo e si muovono come quelle di un vecchio disperato che non ha più niente da dire. Lui di là, nella camera buia e silenziosa dorme il suo sonno incazzato. Mi ha detto che d’ora in poi non mi dirà più niente di lui, della sua ex che si è rimaterializzata dopo trentacinque anni dicendogli di essere disperata, senza un soldo, sposata con un uomo che non ama e…..di essere ancora innamorata di lui. Visto che io lo tormento di domande , che non comprendo il fatto che lui si sente quasi in obbligo di ascoltarla e di darle conforto….che male c’è? Lui lo fa perchè si sente in debito nei suoi confronti e ….l’ha sentita così disperata che non può negarle il suo aiuto….E se facesse una sciocchezza? Non vuole mica vivere con questo rimorso! Mica mi toglie qualcosa! Se ogni tanto lei lo chiama perchè dovrebbe negarle il suo aiuto? Perchè? Perchè sono così ostile e petulante? In fondo io ho tutto e lei non ha niente. Già, non ha niente e così ha pensato di prendersi almeno lui. O almeno ci ha provato….E così io dovrei comprendere lei e lui e il suo senso di responsabilità nei suoi confronti, non infastidirmi se si sentono e se lei si sfoga con lui per la sua vita di merda.
Forse sono diventata cinica ma credevo, pensavo ….che dopo anni e anni di menzogne forse, dico forse, avrei avuto diritto a un minimo di esclusività…..Per un pò, dico solo per un pò…..avrei voluto esserci io sola per lui. E invece eccomi qui, a trascorrere l’ennesima notte in bianco a chiedermi perchcè continuo a sbagliare.

Lettere d’odio

Quando lui mi vede agitata, quando io lo tormento con i miei “perchè mi hai fatto questo?” la sua risposta tipo è questa: “Ma perchè non stai tranquilla! Vivi la tua vita! Che in fondo non ti manca niente! Io sono qua…di che cosa hai paura?”. Allora chiariamo una cosa: io non ho paura di niente! Io semplicemente sento la mancanza di un amore esclusivo, tutto per me! Io semplicemente quando ti guardo vedo te insieme a lei che vi baciate, vi guardate negli occhi, vi sorridete pieni di passione….ecc…,ecc…Ormai sono passati più di tre anni dalla rivelazione e posso affermare che questa ferita non si rimarginerà mai. L’unica cosa che mi placa è la soddisfazione che provo nell’inviarle le mie mail piene di rancore, tipo questa:

“Mi domando con quale coraggio quando hai visto la mia amica K. le sei andata incontro tutta sorridente e a braccia aperte, facendola restare di stucco. Sappiche lei sa tutto, ma proprio tutto e ti detesta almeno quanto me e ti chiama zoccola. Quindi evita le mie amiche quando le incontri, se hai un minimo di pudore, cosa che dubito. Pudore? Una che scopa con un altro da prima di sposarsi e prima e subito dopo una gravidanza! Se non durante!! In quanto al fatto che tu ci hai messo una pietra sopra da subito sai cosa mi ha detto una mia amica che è passata attraverso la stessa merda? Che lei di anni ce ne ha messi nove! E tutt’ora ha qualche rigurgito!! Quindi non sentirti figa per il fatto di riuscire a far finta che tutto quello che hai fatto non esista. Se ci riesci è solo perchè sei stronza. Una grande stronza. Buona vacanza”

o questa:

“Devi scusarmi se alle volte il bisogno di rinnovarti il mio odio mi sovrasta. Capirai dopo tutti quegli anni in cui ti sei scopata mio marito! Un giorno mi dirai cosa si prova a sposare un uomo e allo stesso tempo “intrattenersi” con un altro. Dev’essere un’esperienza quasi mistica, oltre che di uno squallore incommensurabile. Mi sei tornata in mente alcune sere fa mentre bevevo un aperitivo da …….. Ho ripensato alle balle spaziali che mi avevi raccontato guardandomi negli occhi, alla tua faccia da bambolina, sempre sorridente, come nelle foto….sempre quel sorriso….in tutte le foto…..forse ti serve a mascherare quello che sei veramente e a ingannare tutti quelli che ti stanno attorno e che mai immaginerebbero cosa sei stata capace di fare. Pensaci, la prossima volta che qualcuno ti scatterà una foto .”

Ora però non posso più togliermi nemmeno questa soddisfazione perchè ho deciso di dar retta alle mie amiche che mi dicono di smetterla…..Forse hanno ragione loro ma….perchè poi? Ad ogni modo mi fido ed ho giurato solennemente sulla mia testa che la smetterò e….siccome io sono anche molto superstiziosa credo che terrò fede a questo giuramento…
Quindi che cosa mi rimane?

“……….Giro, girotondo……………..”

Si lo so che sono una contraddizione continua ma sai cosa penso oggi? Che avrei preferito non sapere. Dopo averti estorto  con i denti serrati e i pugni chiusi la verità vera, quella che fa male, perchè mi sembrava che a quel punto dovevo assolutamente conoscere come stavano le cose realmente e della punta dell’iceberg, quella che mi propinavi tu, non me ne fregava un cazzo…..ebbene sono giunta alla conclusione che era meglio non sapere. E che tu avresti dovuto proteggermi a tutti i costi da questa verità. Tu avresti dovuto risparmiarmi questo dolore da cui ora non so liberarmi. O avresti dovuto almeno vivere la tua storia lontano dalla nostra, evitare di frequentare lei e la sua famiglia con me….E quando mi vedevi esasperata dai sospetti, che continuamente ti riversavo addosso, quando mi vedevi infelice, quando capivi che dentro di me sapevo che qualcosa non funzionava….bè avresti dovuto prendere una decisione onesta, ovvero dirmi tutto e lasciarmi o smettere con lei. E invece hai continuato, continuato, mi vedevi annaspare, mi vedevi infelice e non te ne sei curato. Poi io mi sono ammalata, e nemmeno questo è servito a farti smettere . Un anno dopo sei anche tornato a Roma con lei, al vostro congresso del cazzo, ed io ti ho anche accompagnato all’areoporto, dove c’era lei ad aspettarti e che quando mi ha vista mi ha fatto pure i complimenti per il mio taglio di capelli. …..Lei aveva avuto da poco la bambina…chissà come dev’essere stato eccitante……E la mattina dopo, sulla sua bacheca di fb cosa ci trovo scritto? “……..giro, girotondo…..”

Anniversari

Credo che questo anniversario di matrimonio, il trentunesimo, sia stato il peggiore in assoluto. Lui non lo sa, ma non ha importanza, del resto non sa un sacco di cose di me. Non sa come mi sento sotto i colpi della mancanza delle sue attenzioni. Non sa come mi sono sentita quando il diciotto ottobre gli ho inviato questo messaggio “trentun’anni fa a quest’ora ci eravamo appena sposati ed eravamo tanto felici….perchè non torniamo ad esserlo ancora?”….e lui mi ha risposto con una rosellina rossa e nemmeno una parola. Lui non sa cosa sto scrivendo ora, mentre  disteso di fianco a me sul divano sta guardando la tivù. Lui non sa perchè non gli interessa come mi sento io quando mi faccio mille domande su di lui e su di lei , su di loro insieme. QUando lei gli ha comunicato che si sarebbe sposata…..lui cosa ha pensato ? CI è rimasto male? Ne hanno parlato? Lei si aspettava che lui a quel punto si sarebbe deciso a lasciarmi? E quando lei gli ha detto che aspettava un bambino ….nemmeno per un attimo ha pensato che potesse essere suo? E tornando indietro a quel giorno del suo matrimonio, quando lo ha invitato a ballare….cosa si sono detti? Io, seduta su una panca ai margini della pista da ballo li osservavo ignara ma col cuore gonfio di sospetti. Li guardavo mentre volteggiavano e lei sorrideva e parlava, parlava e sorrideva. Cosa si dicevano? Mi chiedevo. Sono passati sette anni e me lo chiedo ancora. Mi chiedo tante cose. La mia mente scoppia di domande e di ricordi e il tempo invece di smussare gli angoli li rende giorno dopo giorno più taglienti.

Peace

Oggi è un altro giorno e tutto è cambiato, o quasi. Succede sempre così, è uno schema f8406209184_d4bcf35bfa_bisso ormai: io, per un motivo o per l’altro arrivo ad odiarlo, dopodichè mi riconcilio e torno ad amarlo ad essere felice della nostra vita insieme. Non so perchè accade questo. Forse in fondo stiamo bene insieme? Forse il suo modo di fare alla luce del sole mi appare più comprensibile? Fatto sta che è tutto un sali e scendi.

Questa musica mi arriva al cuore

Questa sera eravamo al solito posto a bere il solito aperitivo del venerdì insieme ad alcuni amici. Ad un certo punto alcuni di loro hanno deciso di andare a mangiare qualcosa in un locale che si trova ad una paio di chilometri da lì ed io mi sono aggregata a loro, lui no. Prima di andarmene insieme agli altri gli ho dato le chiavi della nostra macchina dicendogli: “tienile, così ci raggiiungi dopo”. Lui ha risposto con un “si, okay”, ma io ero sicura che non sarebbe venuto, e infatti è andata proprio così. Niente di che, si vede che gli andava di intrattenersi con W. e con P. ed io, per una qualche ragione che non mi so spiegare ero veramente contenta di non averlo vicino….ma non è questo il punto. Il punto è: una telefonata per avvertirmi che non sarebbe venuto non me la poteva fare? Un messaggio con su scritto “rimango con W. e P., ci vediamo dopo a casa” non me lo poteva inviare? Ecco,forse è proprio questa la ragione per cui stasera non mi andava di averlo vicino: cosa me ne faccio di un uomo che non ha un minimo di attenzioni nei miei confronti? Ora sono a casa, lui non è ancora tornato e….a me non me ne frega un c…o. Sono indifferente, anzi, di più, sono felice! Sono qui, sul divano, sto scrivendo queste cose e ascolto un pezzo meraviglioso di un chitarrista altrettanto meraviglioso, ovvero Estas Tonne

.https://www.youtube.com/watch?v=gsEy3-LY_KI
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Alle volte penso che il tempo dell’amore sia finito, ucciso dai suoi modi, dalla sua freddezza, da tutti quegli anni in cui ha abbracciato il corpo di un’altra donna. Questa musica mi arriva al cuore ed anche Tonne, devo dire. Questo video emana passione, tormento, amore, sentimenti forti, molto forti, proprio quelli che lui non conosce. Poverino. Improvvisamente penso che potrei vivere senza di lui, proprio perchè so con certezza, perchè lo sento, che lui potrebbe vivere tranquillamente senza di me.  Forse è arrivato il tempo in cui l’amicizia è più importante dell’amore. Perchè l’amore non esiste, e se esiste ha una data di scadenza.

 

 

L’inizio della fine

Da dove comincio? Dall’inizio della fine, direi. Da quel giorno in cui la mia vita si è divisa in due parti ben distinte: la prima antecedente la rivelazione e la seconda da quel giorno in poi. Nemmeno la mia malattia mi aveva indotta a questa suddivisione. Nemmeno ci avevo pensato a  considerare la sua comparsa come uno spartiacque fra la mia vita priva di sintomi e quella un pò….traballante, precaria  e dagli ipotetici sviluppi negativi che ad un tratto aveva preso il sopravvento.  Lo spartiacque lo ha creato invece quell’altra cosa, ovvero la rivelazione, la scoperta, l’inganno che in una bella giornata di febbraio mi si è rivelato in tutta la sua nefandezza, e mi si è parato davanti come un mostro beffardo.
Era in 27 febbraio 2014 ed io e lui stavamo pranzando da soli seduti al tavolo della cucina. Ad un tratto lui ha esordito: “sono andato a letto tre volte con M.” Immediatamente ho provato sollievo. Si, sollievo. Erano anni che temevo quello che mi veniva rivelato così tranquillamente durante quel pranzo sereno, con la luce del sole che entrava dalla finestra a lambire il tavolo. Prima o poi doveva accadere! La verità doveva venire fuori! Tutte quelle mie sensazioni non potevano essere ricondotte alla mia malafede! Troppe moine, troppo interessamento, soprattutto considerando che tra noi e quella c’erano (e ci sono) una ventina d’anni di differenza. Ma il sollievo dovuto al fatto che finalmente i miei dubbi avevano lasciato il posto alla verità, dopo anni di  fastidi, litigi, mie insinuazioni  ecc…era durato ben poco e dopo dieci minuti ero in bagno chiusa a chiave che piangevo disperata davanti allo specchio sopra il lavandino. Piangevo per quei tre amplessi e non sapevo quanto avrei pianto in seguito venendo a sapere che gli amplessi non erano stati tre disseminati lungo l’anno precedente, il 2013, ma erano iniziati ancora prima che lei si sposasse, ovvero nel 2005, e non si erano interrotti nemmeno quando lei era rimasta incinta della bambina nata poi nel 2010. Già la bambina….la bambina di chi??
Fine prima puntata.

Questo posto

aaf92ca2-32d7-4a50-87a7-9ad0b60822a7Ragazze! si fa per dire….In effetti questo non è un posto per ragazze….anzi, diciamo pure che dentro questo spazio una donna al di sotto dei quarant’anni difficilmente vi troverebbe qualcosa da condividere, o di interessante. Qui infatti si parlerà di ricordi, più che di progetti, anche se i progetti non smetteranno mai di far parte della vita di quelle come noi, ma si tratterà comunque di progetti non finalizzati ad una carriera o a costruirci il futuro radioso che sognavamo, ma semplicemente a mantenerci in vita. perchc3a9-le-donne-si-complicano-e-ci-complicano-la-vita-perchc3a9-sono-pic3b9-sensibili-perchc3a9-colgono-le-sfumature-e2809d-750x450Noi viviamo di progetti, ne abbiamo fin troppi e ci aggrappiamo a questi come se fossero delle ancore in grado di tenerci lontane dal pantano della nostra quotidianità. Sono progetti che non ci porteranno lontano ma ci aiuteranno semmai a tenerci in alto, permettendoci alle volte di guardare con distacco tutto ciò che della nostra vita proprio non ci piace: la tavola da stiro sommersa dai panni appena asciugati, il triste supermercato in cui ogni giorno andiamo a fare la spesa, la polvere che inesorabile si posa sui mobili della nostra casa i quali avrebbero oltretutto bisogno estremo di un restyling, le malattie nostre e quelle dei nostri cari, la nostra mamma che ci tratta ancora come se avessimo tredici anni (e ci sgrida pure), i peli del cane sparsi ovunque, la sgualdrina che ha rovinato per sempre il nostro matrimonio e….insomma, cose così. Immagino che l’elenco sia molto più lungo e lascio la libertà a ciascuna di voi di aggiungervi quello che vi pare, perchè ciò che della nostra vita non ci piace non è universale…..ma comunque di punti in comune sono sicura che ne abbiamo tanti. E con questo vi auguro un sincero buongiorno, care donne, ma anche cari uomini! Si perchè anche voi avreste molto da imparare conoscendo certe cose di noi, ad esempio cosa pensiamo quando vi guardiamo e non diciamo niente….perchè ormai vi abbiamo rinunciato…..E anche voi ragazze in fondo non sareste avulse a questo posto, se lo guarderete come se fosse uno specchio che riflette il vostro futuro:-)

Eccomi

Sono una blogger dal 2007, ovvero da ben dieci anni. Finora però sono stata una blogger “trattenuta”, ovvero impossibilitata a raccontare tutto (ma proprio tutto) per il semplice fatto che non ero anonima (che brutta parola!) e quindi dovevo quanto meno dosare lo….”sputtanamento” che mi derivava dal pubblicare i fatti miei, che inevitabilmente s’intrecciavano con quelli degli altri e che pertanto avrebbero anche potuto addirittura procurarmi qualche denuncia ad esempio

per difcasalingafamazione (giusto per non farmi mancare niente). Ma senza arrivare a tanto mi avrebbero quantomeno esposto a critiche da diversi fronti: amici, coniuge, parenti…. Qui invece sarò libera. Almeno qui!!
Di cosa tratterà  questo blog? Dei fatti miei, principalmente, ma di riflesso anche dei vostri, essendo la mia vita molto simile a quella di molte donne come me. Ma vediamo quali sono le donne con le quali mi identifico:
1) innanzitutto non sono più giovani (ma solo anagraficamente)
2) per una qualche ragione si sentono sempre in colpa per qualcosa
3) manco dirlo: si sentono perennemente inadeguate
4) perlopiù non hanno un lavoro, o l’hanno perso, o sono in pensione…..
5) ne consegue che si ritengono in dovere di esaudire ogni desiderio che venga loro formulato da uno qualunque dei componenti della famiglia, ma non solo….
6) al 99% c’hanno due corna che non passano nemmeno dall’ingresso principale del duomo quando la domenica vanno a messa
7) e comunque a messa non ci vanno perchè a proposito di religione la pensano come Edoardo Albinati nel suo libro “La scuola cattolica” (pag 106). Tuttavia invidiano un pò quelle che ci vanno….
8) la salute ormai è un optional
9) fanno mille cose…..
10) …. tuttavia difficilmente ne concludono una